domenica 18 novembre 2012

Raku




La tecnica Raku nasce in Giappone in sintonia con lo spirito zen che esalta l'armonia presente nelle piccole cose e la bellezza nella semplicità e naturalezza delle forme. L'origine del raku è legata alla cerimonia del tè: un rito, realizzato con oggetti poveri tra i quali il più importante è la tazza, che gli ospiti si scambiano l'un l'altro. La tazza deve stare nel palmo della mano ed è modellata semplicemente con le dita da una semplice palla di argilla. 
Gli oggetti vengono fatti essiccare lentamente. Poi vengono cotti ad una temperatura che si aggira intorno ai 1000°. E' la seconda cottura con gli smalti e gli ossidi che è decisamente emozionante: l'oggetto viene estrato incandescente dal forno ed immerso in un contenitore di metallo pieno di materiale combustibile (foglie secche, carta di giornale, segatura, ecc). All'interno di questa atmosfera riducente il pezzo assume l'aspetto caratteristico di un lavoro raku con cavillature, craquelè, effetti metallici sugli smalti. L'oggetto viene poi immerso nell'acqua per il raffreddamento finale e poi pulito e lucidato.
L'anima raku è la gioia di sperimentare; ogni oggetto è unico ed irripetibile.

2 commenti:

  1. carissima grazie per la tua visita!!!
    ma sei bravissima hai veramente le mani d'oro!!!!
    mi piace sopratutto la spilla bianca!!! e' splendida!!!
    baci
    Bruna

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    Risposte
    1. ciao, ti ringrazio per i complimenti, ma io non posso stare senza sperimentare qualche cosa con le mani! E' nella mia natura e con gli anni ho accumulato un bel po' di esperienze.
      un grazie di cuore
      Claudia

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